77 anni fece la sua apparizione al mondo, per la prima volta nella sua storia, la prima Ferrari con un’uscita ufficiale organizzata per le stradine di Maranello.
Siamo nel secondo dopoguerra, Enzo Ferrari non avendo più l’obbligo, imposto dall’Alfa Romeo, di non poter apporre il suo nome ad un ulteriore marchio automobilistico, aveva acquisito finalmente una determinata indipendenza…ora poteva finalmente sviluppare una vettura a suo nome.
Così nacque la 125 Sport che fece i suoi primi passi il 12 marzo 1947.
PROLOGO
Enzo Ferrari in quel periodo era già un costruttore con un’esperienza consolidata: già da prima della seconda guerra mondiale, il Drake aveva seguito gli sviluppi e la creazione di alcune Alfa Romeo, fra le quali spiccarono su tutte le 8C Spider, l’Alfa Bimotore e l’Alfa Romeo 158.
Nel 1939 i legami, con la squadra del Portello, si spezzarono ma venne siglato un patto, che durò 4 anni, che non permetteva ad Enzo di produrre vetture con una propria etichetta…ma il nostro protagonista non rimase con le mani in mano e fondò l’Auto Avio Costruzioni.
Scoppiata la seconda guerra, tutti i progetti sportivi del Commendatore vennero bloccati.
Nel 1943 avvenne il trasferimento delle sede da Modena a Maranello, dove, una volta concluso il conflitto, gli sforzi vennero dedicati alla produzione di aerei e di macchine utensili. Enzo però capì che finalmente aveva la libertà che tanto aveva agognato e decise di porre le basi di quella leggenda che ancora oggi è tanto acclamata ed osannata.
L’incipit di tutto fu la creazione di un motore 12 cilindri e una vettura che portava il suo nome. Tutto per tornare alle corse, suo massimo obiettivo.
LA PRIMA FERRARI, COLLABORAZIONE CON GIOACCHINO COLOMBO
Per portare a termine questo grandioso obiettivo, Enzo Ferrari doveva e voleva disporrere di un tecnico di fiducia, così scelse Gioacchino Colombo, allievo di Vittorio Jano.
Colombo si mise subito all’opera e ideò un motore 12 cilindri di 1.5 litri, vecchia ambizione di Enzo Ferrari, che finalmente trovava la sua genesi. (Ricordo che per il Drake il motore era il centro dell’universo dell’industria automobilistica, soprattutto quella sportiva)
Il motore fu pronto nel 1946 e il 16 settembre, dello stesso anno, cominciarono i test al banco; parallelamente alla nascita del propulsore avvenne anche la creazione della vettura, il cui telaio aveva la firma del tecnico milanese Gilco.
A dirigere tutte le operazioni, da perfetto agitatore di uomini, era Enzo Ferrari che da subito si distinse per una grandissima capacità organizzativa e comunicativa. Il padre della Rossa di Maranello a questo punto, fece redigere un documento ufficiale dove raccolse tutti i dati delle sue nuove creazioni.
A quel punto i disegni del telaio e del motore cominciarono a circolare ed iniziarono ad apparire, nella stampa dedicata al settore, agli inizi del 1947. Ma Ferrari, non contento del clamore suscitato decise di introdurre a questa fase un passaggio successivo, facendo preparare un catalogo, privo di foto, dove vennero inclusi 3 veicoli (Sport, Competizione e Gran Premio).
LA PRIMA USCITA, IL DEBUTTO E LA PRIMA VITTORIA
Il debutto ufficiale su strada della prima Ferrari della storia fu il 12 marzo del 1947 e fu proprio Enzo Ferrari a guidarla per le strade di Maranello.
Ecco il racconto, di questo momento indimenticabile, ad opera di Gianni Rogliatti, giornalista molto vicino a Ferrari:
“Quel giorno, verso le quattro del pomeriggio, alla periferia di Maranello si levava un rumore di motore a scoppio, ma un motore strano che aveva cominciato a funzionare tossicchiando e poi era aumentato di intensità e tono fino a livelli mai sentiti prima da quelle parti. Era la macchina, ancor priva di carrozzeria, sulla quale Ferrari, uscendo a destra dal cancello dello stabilimento, si era lanciato sul rettifilo verso Formigine. Dopo alcuni km si era fermato, aveva invertito la marcia ed era rientrato in fabbrica dove tutti lo aspettavano ansiosi”.
A guidare la vettura, successivamente, durante le gare fu Franco Cortese, primo pilota e collaudatore della Ferrari. Il debutto, sportivamente parlando, avvenne l’11 maggio 1947 sul circuito di Piacenza e la prima vittoria invece accadde, in occasione del Gran Premio di Roma, disputato il 25 maggio dello stesso anno.
Ma perchè Enzo costruì la Ferrari? Quale è la motivazione che lo portò a compiere questo cammino?
“Venni preso dal desiderio quasi morboso di fare qualcosa per l’auto, di passare dal volante al progetto.” (Enzo Ferrari)
Ferrari sapeva in cuor suo di non saper essere un capace disegnatore e che aveva poche risorse per i calcoli e si ripropose di convincere i migliori tecnici a sposare i suoi ideali e il suo modo di pensare.
La Scuderia Ferrari nacque in anni difficili, storicamente parlando, ma seppe realizzarsi nell’immediato sia nelle gare di quel periodo che in Formula 1 dove l’esperienza sarà positiva sin dagli esordi.