cara GP BELGIO F1/2020 – SABATO 29/08/2020 credit: @Scuderia Ferrari Press Office

CARA SPA FRANCORCHAMPS

Laura's stories

Cara Spa,

E’ sempre bello incontrarti dopo un anno di distacco. Il mondiale di F1 è iniziato da un bel po’, abbiamo già salutato piste storiche e fatto i conti con tracciati indigesti a molti. Ed ora eccoti davanti a noi in tutta la tua bellezza, in tutta la tua leggenda, in tutta la tua maestria e potenza.

Sei così magnetica, tanto pericolosa quanto irresistibile, tanto che almeno io, (posso parlare solo per me in effetti), ho i brividi al solo pensiero di vedere le vetture sfrecciare sulle tue curve così sensuali e adrenaliniche, con la pioggia che spesso fa capolino nel tuo immenso e stupendo teatro.

E’ vero, forse da te ci si aspetta troppo, forse pretendiamo troppo da te e dalle tue potenzialità così uniche, ma diciamocelo, Spa ci hai abituato sin troppo bene.

E anche quando le gare non sono entusiasmanti, basta perdersi in te per trovare il nirvana motoristico: sfido chiunque a non aver provato un piccolo brividino nel veder sfrecciare le vetture nel tratto che va dalla La Source al Kemmel.

Ci sono circuiti che hanno bisogno di lotte sfrenate per ammaliare e invece te no, te sei attraente per come sei, te sei magnetica perchè semplicemente rimani te stessa.

Gran Premio Belgio 2018, Formula 1

Lo sai come sei definitiva?

L'”Università dei piloti”, perchè per destreggiarsi nelle tue insidie e difficoltà si deve dare sfogo a tutti i talenti del mondo e perfezionarli sino allo sfinimento. Molti piloti hanno conquistato, grazie a te, quella lode che tanti studenti prendono dopo un percorso di studi fatti di sacrifici e amarezze.

In Formula 1 vincere il mondiale ti dona la laurea, ma conquistare una vittoria sul tuo tracciato Cara Spa, è come aggiungere una lode di un 110 tanto agognato, dopo un luogo cammino.

Sei il circuito dove davvero si vede chi vale e chi si distingue dalla massa: facciamo un rapido calcolo insieme, Michael Schumacher è stato talmente tanto convincente su di te che ha nel suo palmarès 6 vittorie, Ayrton Senna ne ha invece 5, Kimi Raikkonen ne conta 4, Sebastian Vettel 3 a pari merito con Lewis Hamilton.

Vittorie ottenute nel nuovo layout, introdotto nel 1979.

Nella tua vecchia configurazione, quella lunga quasi 15 km, si distinsero altri due piloti che ho sempre considerati due pesi massimi di questo sport tanti anni fa: Juan Manuel Fangio e Jim Clark. Due nomi importantissimi, due grandissimi campioni che hanno scritto pagine stupende del libro della storia della F1.

Jim Clark sul circuito di Spa, Motosportmagazine.com

Ma come ogni cosa nella vita Spa hai anche te il tuo the dark side, ebbene sì, anche così bella e unica possiedi un lato brutale, cupo, violento e disperatamente funesto. Non so se lo sapete ma il circuito di Spa è uno fra i circuiti più pericolosi e letali sin quì incontrati nel motosport.

Insieme a Monza, Nurburgring, Indianapolis (l’ovale) e Isola di Man, piste stupende ma letali e complicate, ricche di fascino e di magia, Spa ti inserisci fra i banchi di prova più ostici che un pilota può affrontare.

Spa di rischi ne hai avuti sempre molti, anticamente anche di più, ma ancora oggi i piloti si misurano con te, andando un po’ oltre i propri limiti (normale per chi fa questo lavoro).

Velocità elevate, curve impegnative, condizioni climatiche avverse e gestione non ottimale da parte di chi dovrebbe tutelare i piloti: ecco quali sono gli ingredienti che ti rendono così distruttiva.

Sono circa 50 i piloti che hai accompagnato, come Caronte, nell’altra vita, quella eterna: annus horribilis per te fu il 1960, quando Chris Bristow ed Alan Stacey persero la vita in appena 15 minuti. Quando i due piloti morirono, la sicurezza non aveva ancora standard elevati, anzi doveva fare ancora tanta strada.

E ne ha fatta veramente tanta, ma ancora non è mai abbastanza.

Dilano Van’t Hoff, Motosport MP

Ed ultimamente altre due anime hanno pagato, attraverso di te, il pegno al Dio del Motosport, cara vecchia Spa. Nel 2019 Hubert e poche settimane fa Van’t Hoff. Due giovani vite spezzate, due piloti che potevano offrire ancora tanto, due persone che sono morte per seguire il proprio sogno.

Cara Spa tu doni e porti via con una velocità disarmante, tu regali gioie ma ci togli lo scintillio di anime giovani che in te confidavano molto, tu elargisci imprese degne di essere iscritte nel firmamento della storia del mondo ma ci strappi (almeno a molti di noi) per qualche tempo la voglia di vivere la sacra velocità sportiva.

Ma come sappiamo tutti Motosport is dangerous e lo spettacolo deve andare avanti, anche per commemorare chi non c’è, anche per dare un senso a ciò che non c’è più e per valorizzare ciò che rimane.

Foto d’epoca di Spa, https://www.drivingitalia.net/home-page/guide-tutorial/f1-2020-%E2%80%93-guida-al-circuito-spa-francorchamps-r26594/

E domani ti rivedremo all’opera in tutto il tuo splendore Cara Spa, te, le tue curve così seducenti, le foreste nordiche ad abbracciarti e le vetture come Valkyrie a conquistarti per cercare il Valhalla.

Vedremo te, così speciale, terra di sorpassi micidiali e di eroi stregati e forse ci riappacificheremo con una formula 1 che ci sta sfuggendo di mano.

Forse con te rivivremo per qualche istante un mondo che sta scomparendo.

Ciao Spa, a presto!

Tua Laura

Spa e Ferrari, Scuderia Ferrari

Tagged